ACQUE DI BALNEAZIONE

Con il termine di Acque di balneazione si intendono tutte le acque superficiali, o parte di esse, nelle quali l’Autorità competente prevede che venga praticata la balneazione e per le quali non è stato imposto un divieto permanente di balneazione. La loro salvaguardia è finalizzata alla tutela della salute umana considerato l’utilizzo a scopo ricreativo. Nei comuni costieri si concentra circa la metà della popolazione campana. L’urbanizzazione, le attività industriali, agricole, zootecniche e turistiche condizionano, attraverso fonti di contaminazione puntuali (fiumi, torrenti, scarichi), il grado qualitativo delle acque di balneazione. La qualità delle acque di balneazione è definita sulla base dell’attuazione delle normative europee e nazionali che disciplinano criteri e metodologie per caratterizzare lo stato della risorsa mare.

La fascia costiera utilizzata per la balneazione si estende per circa 480 km rispetto alla lunghezza totale (530 km) dell’intero litorale campano. I restanti km non sono destinati all’uso balneare (aree portuali, servitù militari, canali e foci di fiumi non risanabili e aree da tutelare come le Aree Marino protette) e pertanto non sono sottoposti al controllo stagionale.

La qualità delle 328 acque destinate all’uso balneare (circa 480 km) distribuite tra le province costiere (Caserta, Napoli e Salerno) registrata nell’ultimo decennio di monitoraggio ARPAC è in netto miglioramento attestandosi dall’anno 2015 su valori pari al 97% di costa balneabile a fronte del restante 3% di litorale non balneabile (circa 15 km) perché risultata di qualità scarsa all’elaborazione statistica annuale prevista dalla legge. Resta esclusa dal conteggio la quota di litorale non destinata all’uso balneare, circa 60 chilometri, per la presenza di aree portuali, servitù militari, canali e foci di fiumi non risanabili, aree marino protette.

Anche in termini della specifica attribuzione di classe (eccellente, buona, sufficiente, scarsa) calcolata sui dati delle ultime quattro stagioni balneari, i dati sono confortanti dal momento che dal 77% di acque “eccellenti” nel 2013 siamo pervenuti nel 2023 all’88%; 2% sufficienti e solo il 3% ancora in qualità scarsa rispetto al 7% registrato nel 2013.

In Campania l’attività di gestione, controllo e monitoraggio delle acque lungo il litorale costiero, viene affidata all’ARPAC con Legge n. 10/98 istitutiva dell’Ente ed è svolta nel rispetto di quanto previsto dalla normativa di settore (d.lgs. 116/08 e D.M. del 30 marzo 2010 mod. D.M. 19 aprile 2018).

Il D. Lgs. 116/2008 individua le competenze regionali (art. 4, comma 1) e, in tale ambito, si esplica il supporto di ARPAC:

  • Individuazione delle acque di balneazione e dei punti di monitoraggio;
  • Aggiornamento del profilo delle acque di balneazione
  • Istituzione di un programma di monitoraggio prima dell'inizio di ogni stagione balneare;
  • Classificazione delle acque di balneazione;
  • Aggiornamento dell'elenco delle acque di balneazione;
  • Azioni volte alla rimozione delle cause di inquinamento ed al miglioramento delle acque di balneazione
  • Informazione al pubblico

Annualmente la Regione con appositi atti deliberativi (DGR) affida ad ARPAC i controlli di legge sulla qualità delle acque di balneazione in tutti i punti identificativi della rete di monitoraggio secondo un calendario predefinito, a partire dal mese di aprile e per tutta la stagione balneare fino al 30 settembre di ogni anno.

Per svolgere le operazioni di campionamento ed i sopralluoghi l’ARPAC si avvale di una propria flotta gestita in autonomia e, nei sei mesi di controllo, provvede ad effettuare all’incirca n.130 uscite a mare in cui si eseguono circa n.5000 analisi microbiologiche per la rilevazione dei parametri determinanti la balneabilità (Escherichia coli e Enterococchi intestinali) e ulteriori indagini analitiche, circa n.500 (tensioattivi, idrocarburi, fitoplancton, ecc.) per problematiche emergenziali in caso di anomalie del mare tipo colorazione, schiume, mucillagini.

ARPAC, per garantire l’informazione al pubblico e il coinvolgimento attivo dei cittadini (art. 15 del D. lgs. 116/08), si è dotata di una specifica piattaforma informativa strutturata su mappa interattiva ( https://portale.arpacampania.it/mappa-interattiva ) e ricca di contenuti (normativa di riferimento, metodologia, la flotta, atti e documenti regionali, archivio storico dati, faq, area download), di un’app dedicata alla balneazione per dispositivi mobili e del profilo twitter per i casi più salienti ARPAC a norma di legge fornisce un utile strumento dello stato ambientale del singolo tratto di mare destinato all'uso balneare: i “Profili Sintetici”. Questi  rappresentano, in una forma ridotta e in un linguaggio non tecnico, una descrizione generale dell'acqua di balneazione, le caratteristiche di qualità, nonché la presenza di possibili fonti di inquinamento


ANALISI DEGLI INDICATORI AMBIENTALI

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N INDICATORE DESCRIZIONE CLASSIFICAZIONE DPSIR COPERTURA TEMPORALE COPERTURA SPAZIALE
1 Classificazione di qualità  in km di costa Distribuzione delle diverse classi di qualità espressa in percentuale di km di costa Stato (S) 2013-2023 Regione
Provincia
Comune
2 Balneabilità Rapporto percentuale tra la lunghezza di costa balneabile e quella destinata alla balneazione. Stato (S) 2013-2023 Regione
Provincia
Comune
3 Conformità batteriologica   Rapporto percentuale del n. di campioni con esiti conformi ai valori normativi  sul totale di prelievi effettuati. Stato (S) 2013-2022 Regione
Provincia
Comune

QUALITA' DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE 2023 - DOWNLOAD DEI DATI

CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE 2023 - DOWNLOAD DEI DATI

CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE 2023 CASERTA - DOWNLOAD DEI DATI

CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE 2023 NAPOLI - DOWNLOAD DEI DATI

CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE 2023 SALERNO - DOWNLOAD DEI DATI