RIFIUTI - Rsa
RIFIUTI
La Direttiva Europea n. 98 del 2008, recepita in Italia nel Testo Unico Ambientale, definisce il rifiuto come “qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi” è pertanto il comportamento umano a determinare la produzione o meno dei rifiuti.
I rifiuti vengono suddivisi principalmente in due categorie: “rifiuti urbani” e “rifiuti speciali”.
Il D.Lgs. n. 116/2020 ha recentemente modificato la definizione di rifiuto urbano, prevedendo che sia tale non solo il rifiuto indifferenziato e da raccolta differenziata prodotto nelle civili abitazioni (rifiuto domestico) ma anche il rifiuto proveniente dalle utenze non domestiche (rifiuto non domestico) simile per natura e composizione al rifiuto domestico. Tra i rifiuti urbani, inoltre, vi sono quelli derivanti dallo spazzamento delle strade, quelli giacenti sulle strade e aree pubbliche e i rifiuti vegetali provenienti dalla gestione delle aree verdi, quali parchi e giardini.
I rifiuti speciali, invece, sono quelli generati dalle attività di produzione, agricoltura, silvicoltura, pesca, dalle fosse settiche, dalle reti fognarie e dagli impianti di trattamento delle acque reflue, ivi compresi i fanghi di depurazione; sono inoltre rifiuti speciali i veicoli fuori uso o i rifiuti da costruzione e demolizione.
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In Campania ogni anno si producono circa 11,7 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui 9,1 di rifiuti speciali e 2,6 di rifiuti urbani. La produzione dei rifiuti è concentrata nelle aree maggiormente urbanizzate ed in particolare nell’area metropolitana di Napoli. Sia il ciclo di gestione degli urbani, che quello dei rifiuti speciali sono caratterizzati da significativi flussi di esportazione dei rifiuti (3,2 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, di cui 423mila provenienti dal trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati) sia verso l’Italia che verso altri paesi che evidenziano alcune storiche carenze infrastrutturali. Si segnala in particolare la sovrabbondanza di impianti di trattamento intermedi e la carenza di impianti di recupero/smaltimento finali. Ad esempio delle 647mila tonnellate di frazione organica solo 164mila sono recuperate in Campania.
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ARPA Campania si occupa dell’attività tecnico-amministrativa in materia di pianificazione della gestione dei rifiuti urbani e speciali nonché dell’attività di consulenza e di verifica relativamente all’efficacia del sistema della raccolta differenziata e allo stato di attuazione della pianificazione regionale in materia di gestione dei rifiuti urbani e speciali.
Il Catasto dei rifiuti, detenuto dall'ARPAC, contiene le banche dati relative a rifiuti urbani, rifiuti speciali, elenco nazionale autorizzazioni. Il Catasto è organizzato in una Sezione nazionale, presso l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), e in Sezioni regionali o delle Province autonome di Trento e di Bolzano, presso le Agenzie regionali e delle Province autonome per la protezione dell'ambiente.
Principale compito è quello di assicurare, anche ai fini della pianificazione e programmazione delle attività connesse alla gestione dei rifiuti, un quadro conoscitivo completo e costantemente aggiornato dei dati di produzione e gestione dei rifiuti. I dati relativi alla gestione rifiuti vengono pubblicati e messi a disposizione dei cittadini attraverso un Report aggiornato annualmente e pubblicato sul sito dell'Agenzia.