SITI CONTAMINATI ind 2 - Rsa
Matrici contaminate
La contaminazione delle matrici ambientali per un determinato sito può interessare il suolo, la falda o entrambe le matrici contemporaneamente. Gli ultimi aggiornamenti della normativa di settore includono anche i materiali di riporto tra le matrici ambientali da valutare nell’ambito delle bonifiche.
La contaminazione nel suolo, esclusi i fenomeni di biodegradazione naturale, è stazionaria nel tempo, mentre quella delle acque sotterranee, essendo associata ad una matrice “mobile”, può variare in termini sia quantitativi che qualitativi. Il suolo insaturo viene investigato attraverso il prelievo di campioni rappresentativi sia del primo metro di terreno che degli strati più profondi, fino alla superficie della falda. L’ubicazione dei punti in cui eseguire i carotaggi e i piezometri per il prelievo di terreno e acqua sotterranea è definita sulla base delle caratteristiche del sito, della storia pregressa e delle potenziali sorgenti di contaminazione.
I grafici riportati in seguito mostrano in che modo la contaminazione rilevata ha interessato le matrici ambientali. Le categorie prese in considerazione sono quelle dei siti contaminati, potenzialmente contaminati e bonificati, in quanto per la categoria siti non contaminati è stato già verificato che i superamenti rilevati non richiedono la necessità di attuare la bonifica. I dati mostrano che a livello regionale, complessivamente, il numero di siti che presenta una contaminazione di entrambe le matrici è sempre maggiore rispetto a quelli che vedono coinvolti singolarmente il suolo o le acque.
Osservando invece i dati per ciascuna categoria e per ogni provincia si rileva che per i siti contaminati e bonificati continua a valere l’andamento sopra indicato mentre per i siti potenzialmente contaminati i valori per tutte le tipologie di matrici sono confrontabili e addirittura per le province di Napoli e Salerno i numeri più alti sono associati alla matrice suolo. Quest’ultimo dato è giustificato in parte dal fatto che la potenziale contaminazione viene riscontrata, spesso, in una fase investigativa preliminare in cui le indagini non sono complete ed esaustive come quelle svolte nelle fasi successive in cui si realizza una caratterizzazione dettagliata per entrambe le matrici.
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