Descrizione


L’introduzione di specie non indigene potenzialmente invasive rappresenta una concreta minaccia per l’ambiente marino (come indicato nel Regolamento 1143/2014 dell'Unione Europea e nella Direttiva quadro sulla Strategia Marina dell'UE 2008/56/CE). Qui riportiamo i risultati aggiornati fino all’anno 2023, nell’ambito della Direttiva quadro sulla Strategia Marina per la ricerca delle specie non indigene, nel porto di Napoli (Banchina molo Vittorio Emanuele) e nel porto di Salerno (Banchina molo Manfredi). Lo studio,  si concentra sul macrozoobenthos di fondo duro. Il Programma di Monitoraggio per il rilevamento di specie non indigene è finalizzato alla valutazione del raggiungimento del Buono Stato Ambientale (GES 2.1) e dei traguardi ambientali (T 2.1, T2.2 e T 2.4) stabiliti per il Descrittore 2 dal D.M. 15/2/2019, nonché alla verifica dell’efficacia delle misure. L’ARPA Campania  dal 2018 effettua due campagne di monitoraggio all’anno nei Porti di Salerno e Napoli. In ogni Porto il monitoraggio si effettua su tre transetti prelevando due repliche per ogni transetto corrispondenti a due stazioni di diverse profondità, uno superficiale e uno profondo, compresi tra 2 e 5m. I prelievi della comunità bentonica di fondo duro sono eseguiti con la tecnica del “grattaggio” che prevede, mediante l’uso di scalpello, mazzuolo e/o piccozza, l’asportazione di tutti gli organismi sessili presenti e del materiale organico da una porzione di substrato delimitata da un quadrato di area nota. Il quadrato ha un’area di 0,1 m-².

Trend


Specie non indigene 2018-2020

Specie non indigene 2018-2020


Specie non indigene 2021-2023

Specie non indigene 2021-2023


Commento ai dati


Sono 146 i taxa riconosciuti in 5 anni di monitoraggiodel macrozoobenthos, i gruppi tassonomici con maggior numero di specie sono risultati in ordine di maggior dominanza: Crostacei 35%, Policheti 28% e Molluschi 17%. Di questi taxa 5 sono specie non indigene, Paracerceis sculpta (Holmes, 1904) un crostaceo isopode originario del Pacifico nord-orientale descritto per la prima volta dall'Isola di San Clemente; Caprella scaura (Templeton, 1836) un crostaceo anfipode descritto per la prima volta a Mauritius nel 1836 e successivamente trovato in aree tropicali e subtropicali in tutto il mondo; Megabalanus tintinnabulum (Linnaeus, 1758) un crostaceo balanide di origine circumtropicale; Magallana gigas (Thunberg, 1793) un mollusco bivalve originaria del Pacifico nord-orientale e Paraleucilla magna (Klautau, Monteiro & Borojevic, 2004) una spugna, ed è la spugna calcarea più abbondante nello Stato di Rio de Janeiro (Brasile). Quest’ultima è stata trovata solo nel porto di Napoli ed essendo un organismo che forma colonie nei dati va calcolata solo come presenza e non come individui al metro quadro.