Emissioni totali di materiale particolato PM10 - Rsa
Nome indicatore
Emissioni totali di materiale particolato PM10Classificazione DPSIR
PressioneCopertura spaziale
confini amministrativi comunaliCopertura temporale
2021Descrizione
Il presente indicatore si basa sulle stime delle emissioni (Megagrammi / anno) di materiale particolato con diametro aerodinamico inferiore ai 10 μm (PM10) emesso come tale direttamente in atmosfera (PM10 primario), riportate nell’inventario regionale delle emissioni in atmosfera elaborato dalla Regione Campania.
L’ultima edizione dell’Inventario regionale delle emissioni, elaborato dalla Giunta Regionale della Campania - Direzione Generale Difesa del suolo e l’ecosistema dell'inventario regionale, riporta l’aggiornamento dei dati all'anno 2021.

Fonte: Giunta Regionale della Campania - Direzione Generale Difesa del suolo e l’ecosistema - UOD 500604 Sviluppo sostenibile – Acustica Qualità dell’aria - Radiazioni Criticità ambientali in rapporto con la salute umana “Inventario regionale delle emissioni per l'anno 2021 - Relazione”
Commento ai dati
Nel 2021, le emissioni in atmosfera di materiale particolato PM10 sono dovute per il 65% agli impianti di combustione non industriali, che si confermano analogamente a quanto accaduto nel 2019 come la principale sorgente di tale inquinante, seguiti dal settore dei trasporti stradali (9%) e da quello dell’agricoltura (6%).
Abbastanza rilevante risulta il contributo emissivo degli incendi forestali, in incremento rispetto al 2019 e responsabile nel 2021 per il 16% delle emissioni totali.
La mappa, tratta dall’Inventario regionale delle emissioni per l'anno 2021, rappresenta la distribuzione territoriale, su base comunale, delle emissioni totali di particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron per l’anno 2021. Nello specifico, la stessa illustra i comuni con maggiore utilizzo della legna negli impianti di riscaldamento civile e con minore penetrazione del gas naturale.
Tuttavia, considerato che la mappa riporta le emissioni totali del comune, risente fortemente del numero di abitazioni e, quindi, del numero assoluto di quelle in cui si fa uso di legna per il riscaldamento; pertanto, i comuni meno popolati ricadono nelle classi con emissioni minori.