Suoli Agricoli - Rsa
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Inquinamento aree agricole
Diversamente da quanto accade per l’atmosfera e l’idrosfera, i contaminanti che giungono al suolo tendono ad accumularsi e a permanere per lunghi periodi di tempo, subendo in alcuni casi delle modificazioni nella struttura dovute a reazioni di tipo chimico e fisico. Metalli, diossine, furani, IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), PCB (bifenili policlorurati) sono un gruppo di sostanze chimiche tossiche e persistenti che hanno effetti negativi sulla salute umana; la loro presenza nell’ambiente è determinata dall’emissione di una pluralità di inquinanti che derivano da fonti civili, industriali e naturali per le quali è difficile stabilire un contributo specifico.
In Campania, un’emergenza ambientale che ha caratterizzato per molti anni una parte del territorio regionale, dovuta alla combustione di rifiuti abbandonati, alla conseguente produzione di fumi e al potenziale riversamento delle sostanze inquinanti sui terreni agricoli, ha determinato l’emanazione della Legge n. 6 del 06.02.2014, riferita a 56 comuni nella provincia di Napoli e 34 nella provincia di Caserta. Con tale intervento legislativo è stata condotta una massiccia e coordinata attività di controlli sui terreni agricoli con l’obiettivo di valutare lo stato di contaminazione del suolo agricolo in termini di concentrazione assoluta di inquinanti, tenendo conto della possibilità del passaggio degli inquinanti dal suolo alla pianta e sul loro conseguente ingresso nella catena alimentare, con valutazioni molto più complesse, relative alla biodisponibilità dei diversi inquinanti, alla qualità dei suoli, ai meccanismi di assorbimento e traslocazione.
Considerato la numerosità dei terreni agricoli da attenzionare nei 90 comuni, il Gruppo di Lavoro, istituito con Direttiva Ministeriale del 23.12.2013 e successivamente aggiornato, ha stabilito un ordine di priorità di indagini classificando i terreni in 5 classi di rischio presunto, (R5-R4-R3-R2a-R2b-R2c-R2d-R1) prevedendo per ciascuna di esse, anche indagini diversificate.
R5 | Valore Inquinanti > 10 x CSC (o VFN)e siti a rischio da analisi foto aeree |
R4 | Valore Inquinanti > 10 x CSC (o VFN) |
R3 | Valore Inquinanti = 2-10 x CSC (o VFN) e siti a rischio da analisi foto aeree |
R2a | Valore Inquinanti = 2-10 x CSC (o VFN) |
R2b | Siti a rischio da analisi foto aeree |
R2c | Aree agricole delle aree vaste Lo Uttaro, Bortolotto-Sogeri e Masseria del Pazzo, aree PRB* |
R2d | Aree agricole circostanti impianti di smaltimento di rifiuti, aree industriali, grandi Aree di traffico veicolare e aste del sistema dei Regi Lagni, aree degli incendi di grande rilevanza, siti a rischio da analisi foto aeree. |
R1 | Valore Inquinanti = 1-2x CSC (o VFN) |
Descrizione delle Classi di Rischio Presunto
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In assenza, poi, di uno specifico regolamento previsto dalla norma, il Gruppo di Lavoro ha elaborato un modello scientifico per classificare i terreni indagati e prescriverne la interdizione parziale o totale alla coltivazione ed alle produzioni agroalimentari.
In tal senso, quindi, a valle dei controlli e sulla base delle risultanze analitiche, i terreni sono stati suddivisi, in quattro classi di rischio (A-B-C-D).
Per ciascun terreno indagato, in funzione delle criticità riscontrate, sono state previste diverse tipologie di prescrizioni, la rimozione di tali criticità potrebbe consentirne in seguito il cambio di classe.
Complessivamente, dei quasi 504 ettari di superficie agricola ad oggi classificati, rientrano nella classe A (terreni idonei alle produzioni agroalimentari) il 64,04%, nella Classe D (terreni con divieto di produzioni agroalimentari e silvo pastorali) il 16,62%, mentre il rimanente 19,34%, rientra nella classe B (terreni con limitazione a determinate produzioni agroalimentari in determinate condizioni).
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I prodotti agricoli finora indagati sono risultati tutti conformi ai limiti normativi; dei terreni agricoli indagati, invece, l’83,38% risulta essere idoneo o parzialmente idoneo alle coltivazioni agricole mentre il restante 16,62% è stato interdetto alle coltivazioni in attesa di indagini di approfondimento.
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L’ARPAC, come previsto all’art. 1 commi 1 e 2 della Legge n. 6/2014, è impegnata in un complesso lavoro di pianificazione e programmazione delle attività finalizzate alle indagini preliminari, campionamento ed analisi delle matrici ambientali interessate e la relativa elaborazione dei dati. In particolare, l’ARPAC provvede a prelevare campioni di terreni agricoli ed acque uso irriguo e ad effettuare le relative analisi dei parametri ambientali previsti dal testo unico ambientale (TUA) oltre ad effettuare le analisi dei fitofarmaci nei vegetali prelevati da operatori delle ASL.
Prima del prelievo dei campioni di terreno, ARPAC, attraverso il proprio Centro Regionale Radioattività Ambientale (CRRA) provvede a misurare, nei casi previsti, la radioattività superficiale al fine di salvaguardare la salute dei successivi operatori addetti al prelievo dei terreni e dei vegetali.
ARPAC una volta predisposti i Piani di Indagine di ciascun terreno pianifica il calendario dei sopralluoghi che condivide con i Carabinieri Forestali i quali, coordinati dal Comandante della Scuola Forestale di Castelvolturno (CE), provvedono ad effettuare le notifiche ai proprietari/titolari degli appezzamenti agricoli e se necessario provvedono ad effettuare indagini geomagnetometriche, le cui risultanze sono poi valutate e rappresentate dall’ INGV.
A questa articolata attività di campo va aggiunta quella, altrettanto complessa, di elaborazione dei risultati elaborando i documenti oggetto poi di valutazione ed invio ai Ministeri competenti.
Infine, anche in virtù degli obblighi regolamentari e di trasparenza, ARPAC provvede a pubblicare, sul proprio sito istituzionale, le risultanze delle attività effettuate dal GdL, in un’apposita sezione, tra le più visitate dagli utenti.
ANALISI DEGLI INDICATORI AMBIENTALI
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N | INDICATORE | DESCRIZIONE | CLASSIFICAZIONE DPSIR | COPERTURA TEMPORALE | COPERTURA SPAZIALE |
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1 | Superficie da indagare/Superficie Agricola Utilizzata | L’indicatore individua la percentuale dei terreni da indagare (escluso quelli in classe di Rischio 2b) rispetto alla Superficie Agricola Utilizzata (SAU) dei comuni interessati | Stato (S) | 2014-2021 | Comunale |
2 | Superficie indagata | L’indicatore rappresenta l’attività svolta dall’Agenzia in termini di superficie dei Terreni Classificati ai fini dell'Uso Agricolo e Ripartizione per Comune - Rischio Presunto 5, 4, 3, 2a e 2c - con relativa indicazione della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) | Risposta (R) | 2014-2021 | Comunale |
3 | Stato di avanzamento delle attività svolte | L’indicatore individua la percentuale delle Attività - Terreni investigati rispetto a quelli da investigare (escluso quelli in classe di rischio R2b) | Stato (S) | 2014-2021 | Comunale |
4 | Terreni classificati in Classe D/SAU | L’indicatore rappresenta, in termini percentuali, il peso dei terreni classificati in Classe D rispetto al totale della SAU (Superficie agricola Utilizzata) | Stato (S) | 2014-2021 | Comunale |
ELENCO DEI TERRENI INVESTIGATI E CLASSIFICATI - DOWNLOAD DEI DATI