Produzione Rifiuti Speciali Pericolosi e Non Pericolosi

La produzione dei rifiuti speciali in regione Campania nel periodo 2015-2018 è stabile intorno ai sette milioni di tonnellate ed evidenzia un notevole incremento nel 2019 arrivando a quasi 8,5 milioni di tonnellate. In tale anno l’incremento di produzione è di circa il 16% rispetto all’anno precedente. Il dato del 2020 è in linea con il 2019. Analizzando nel dettaglio i dati si rileva che la maggior parte di tale incremento è dovuto alla produzione dei rifiuti da costruzione e demolizione (+30,75% rispetto al 2018). Considerando i rifiuti speciali con esclusione di quelli provenienti da attività di costruzione e demolizione, si riscontra un aumento di produzione certamente più contenuto (+5,3% per i rifiuti speciali non pericolosi e +1,1% per i rifiuti speciali pericolosi). Ulteriore incremento di produzione si registra nel 2021 con la produzione di rifiuti speciali che per la prima volta supera i 9 milioni di tonnellate. Anche in questo caso l’incremento è da attribuire principalmente ai rifiuti da Costruzione e Demolizione che costituiscono anche i rifiuti speciali maggiormente prodotti.

Produzione dei rifiuti speciali in Campania, 2014- 2021 (t/a)

I dati di produzione dei rifiuti speciali ripartiti per attività economiche di produzione ATECO 2007 evidenziano che tra i principali produttori di rifiuti speciali ritroviamo le attività di “Raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, Recupero dei materiali, Attività di risanamento” codici ATECO 38 e 39, con 2.788.965 tonnellate comprensive delle quantità di rifiuti speciali prodotte a valle degli impianti di trattamento meccanico e biologico (TMB) dei rifiuti urbani. Tali rifiuti corrispondono a circa il 30,6% dell’intera produzione dei rifiuti speciali.
Predominante è il ruolo delle attività di “Costruzione e demolizione” codici ATECO 41, 42 e 43 con 5.077.000 tonnellate corrispondenti al 55,72% della produzione totale ed è in costante crescita.
Il restante 13,6 %, pari a circa 1.244.000 tonnellate si ripartisce sulle altre attività economiche di produzione dove spiccano le attività della “Industria alimentare e delle bevande” (codici 10 e 11) con circa 241.000 tonnellate e la “Industria del legno, della carta e della stampa” (codici 16, 17 e 18) con circa 126.000 tonnellate. Altra grande fonte di produzione di rifiuti speciali arriva dalla Industria pesante della metallurgia e della Fabbricazione e riparazione di prodotti meccanici elettrici ed elettronici metallici e non (codici dal 24 al 33) con una produzione di 289.000 tonnellate.
Di interesse anche il dato del settore dell’industria della “Fabbricazione di articoli in pelle ed altro” Codice 15 con le sue circa 23.000 tonnellate, un dato che spicca a livello nazionale essendo il quarto dopo Veneto, Toscana e Marche dovuto a un settore storicamente attivo in regione Campania (polo conciario di Solofra e in parte manifatturiero delle calzature).