GESTIONE AGRONOMICA REFLUI OLEARI - Rsa
Reflui oleari
La lavorazione delle olive nei frantoi oleari, effettuata per l’estrazione di olio extravergine di oliva (EVO), comporta, a valle, la produzione anche di acque di vegetazione e sanse umide. Lo smaltimento di tali residui costituisce una problematica ambientale non trascurabile in Campania, visto l'elevato numero di impianti di estrazione, presenti sul territorio regionale.
Una soluzione molto utilizzata è rappresentata dallo spandimento sui suoli agricoli dei residui a beneficio dell'agricoltura finalizzato al recupero delle sostanze fertilizzanti e ammendanti in essi contenute. Questa pratica, nota anche con il nome di fertirrigazione, se non correttamente effettuata può comportare problemi ambientali anche rilevanti
In recepimento di norme nazionali (Legge 11 novembre 1996 n. 574 e DM 06 Luglio 2005) anche la Regione Campania ha adottato, a tutela del proprio territorio, una appropriata disciplina tecnica recante criteri e modalità specifiche per l'utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e delle sanse dei frantoi oleari (D.G.R. n. 398 del 28 Marzo 2006, rubricato "Disciplina Tecnica Regionale per l'utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e delle sanse umide dei frantoi oleari”).
Il disciplinare definisce sia le caratteristiche che i terreni agricoli soggetti allo spandimento devono possedere, sia le norme tecniche da rispettare, per tutelare l'ambiente nel suo complesso ed in particolare, il suolo, le acque superficiali e le acque di falda e limitare il rilascio di esalazioni maleodoranti.
Gli obblighi imposti riguardano le caratteristiche dei suoli (ad es. lo spandimento dei reflui oleari è vietato nei terreni non adibiti ad uso agricolo, nei boschi, nei terreni con colture orticole in atto, in terreni distanti meno di 200 metri dai centri abitati) e la distanza del terreno da corpi idrici superficiali o sotterranei (ad es. lo spandimento è vietato nei terreni in cui sono localizzate falde a profondità inferiore ai 10 metri o in terreni distanti meno di 10 metri dai corsi d'acqua superficiali).
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In Regione Campania ci sono quasi 400 frantoi, distribuiti così come graficamente rappresentato in figura. La stessa evidenzia una presenza maggiore principalmente nelle province di Salerno (44%) e Benevento (23%), dove, pertanto, si concentra la maggiore produzione di reflui oleari, intesi sia come acque di vegetazione che come sanse umide.
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Per tale settore agro ambientale l’Agenzia effettua controlli sui frantoi (art. 9 della L.574/1996), procedendo alla verifica periodica delle operazioni di spandimento delle acque di vegetazione a fini di tutela ambientale. Tali controlli riguardano in media, ogni anno, l'11% dei frantoi regionali.
Nel corso di tali controlli vengono rilevate irregolarità amministrative e penali, laddove le non conformità di natura amministrativa consistono principalmente nella mancata osservanza delle norme in materia di autorizzazione e detenzione dei registri. Al contrario le non conformità di natura penale rilevate riguardano una compromissione dello stato qualitativo delle matrici coinvolte, violazioni inerenti la gestione dei rifiuti, o la presenza di scarichi non conformi.
Le non conformità vengono sempre comunicate all’Autorità Competente, corredate di informazioni finalizzate alla risoluzione e/o gestione delle non conformità stesse, indipendentemente dall’evoluzione dell’eventuale procedimento sanzionatorio amministrativo e/o penale che consegue all’accertamento della non conformità.
Collateralmente alle attività di controllo sull'utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e delle sanse umide dei frantoi oleari, ARPAC effettua anche, in collaborazione con la Direzione Generale delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Campania, attività di monitoraggio di suoli di siti agricoli utilizzati per la fertirrigazione con le Acque di Vegetazione (AA.VV.) e di corsi d’acqua superficiali; tali monitoraggi hanno lo scopo di valutare nel tempo l’esistenza di eventuali fenomeni di inquinamento riconducibili al settore della molitura di olive. Tali attività sono previste da appositi Piani, tra cui si cita l’ultimo, con valenza triennale, approvato con DDR n. 18 del 29.12.
ANALISI DEGLI INDICATORI AMBIENTALI
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N. | INDICATORE | DESCRIZIONE | CLASSIFICAZIONE DPSIR | COPERTURA TEMPORALE | COPERTURA SPAZIALE |
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1 | Numero di sopralluoghi effettuati | L’indicatore descrive l’attività svolta dall’Agenzia in termini di numero di sopralluoghi effettuati per i frantoi oleari, includendo oltre a quelle di istituto, anche quelle a richiesta della AG/PG | Risposta (R) | 2014-2022 | Provincia Regione |
2 | Numero delle non conformità riscontrate sul totale delle attività di controllo effettuate | L’indicatore rappresenta il numero di non conformità riscontrate rispetto al totale di verifiche effettuate presso i frantoi oleari | Pressione (P) | 2014-2022 | Provincia Regione |
CONTROLLI FRANTOI OLEARI - DOWNLOAD DEI DATI