Descrizione


L’indicatore misura le forme di gestione dei rifiuti urbani annualmente prodotti sul territorio in esame. La Sezione Regionale del Catasto Rifiuti (SRCR), nella ormai consueta collaborazione con ISPRA, dal 2003 elabora e trasmette annualmente tutti i dati disponibili per la redazione del rapporto Rifiuti Urbani, in particolare viene effettuata la certificazione dei dati raccolti tramite l’applicativo web O.R.So in collaborazione con l’ORGR e vengono elaborati e trasmessi ad ISPRA i dati sulla produzione e gestione dei rifiuti urbani implementando l'apposito format annualmente predisposto dall'ISPRA.

Trend


Gestione dei rifiuti urbani in Campania - Dati espressi in percentuale rispetto al totale dei rifiuti urbani prodotti - trend

Gestione dei rifiuti urbani in Campania - Dati espressi in percentuale rispetto al totale dei rifiuti urbani prodotti - trend


Gestione dei rifiuti urbani in Campania – Dati espressi in tonnellate annue di rifiuti urbani prodotti e gestiti - trend

Gestione dei rifiuti urbani in Campania – Dati espressi in tonnellate annue di rifiuti urbani prodotti e gestiti - trend


Gestione dei rifiuti urbani in Campania – Dati espressi in Kg pro-capite annuo annue di rifiuti urbani prodotti e gestiti  - trend

Gestione dei rifiuti urbani in Campania – Dati espressi in Kg pro-capite annuo annue di rifiuti urbani prodotti e gestiti - trend


Gestione dei rifiuti in Europa – Dati espressi in Kg pro-capite annuo annue di rifiuti urbani prodotti e gestiti - fonte Eurostat

Gestione dei rifiuti in Europa – Dati espressi in Kg pro-capite annuo annue di rifiuti urbani prodotti e gestiti - fonte Eurostat

Commento ai dati


Nel 2023 continua la riduzione in termini di produzione di rifiuti indifferenziati, che passa da 1.203.352 del 2021 a 1.159.349 del 2022 con una riduzione di circa 44.000 tonnellate a 1.123.664 del 2023 con una ulteriore riduzione di 35.000 tonnellate. Il dato di produzione regionale dei rifiuti indifferenziati, tuttavia, è ancora lontano dall’obiettivo delle 860.831 tonnellate previste nel PRGRU 2016 previsto nel 2020, con uno scostamento di circa 263.000 tonnellate di rifiuti urbani indifferenziati prodotti in più e quindi con un fabbisogno di trattamento degli stessi del 31 % in più rispetto alle previsioni. In figura 23 è riportato il trend di gestione dei rifiuti urbani in Campania negli ultimi 21 anni. Le elaborazioni riportate nei grafici non tengono conto della gestione degli scarti prodotti a valle della raccolta differenziata dalle filiere di recupero dei rifiuti, si valuterà nei prossimi report la possibilità di aggiornare tale grafico tendendo conto delle elaborazioni effettuare per il calcolo del tasso di riciclaggio e quindi evidenziando anche i flussi degli scarti prodotti dal recupero delle raccolte differenziate. I dati evidenziano una costante riduzione del fabbisogno di discarica a partire dall’anno 2008 sino al 2015. Dal 2015 al 2023 si assiste ad un assestamento della gestione rilevando comunque un trend di riduzione del fabbisogno di discarica che negli ultimi 3 anni è pari a circa il 15%-14% del totale dei rifiuti urbani prodotti. Tale dato rappresenta il fabbisogno residuo di trattamento della frazione indifferenziata dei rifiuti urbani al momento non soddisfatto in regione Campania e che pertanto è appunto garantito dai trasferimenti extraregionali. Il dato statistico significativo è che la Campania risulta essere l’unica regione in Italia a non avere discariche autorizzate ed attive. Stabile la percentuale di gestione rifiuti soddisfatta dall’inceneritore di Acerra, che dal 2014 si attesta intorno al 27%-28% dei rifiuti urbani prodotti. In costante crescita il dato dei rifiuti avviati a recupero di materia, tale dato, infatti, passa dal 6,6% del 2003 al 32,2 % del 2023. La gestione dei rifiuti organici avviati a compostaggio/digestione anaerobica passa dal 2.6% del 2003 al 24,3% del 2023, toccando il picco 26,2% del 2018. Sul lungo periodo è necessario evidenziare comunque il significativo miglioramento ottenuto, si è infatti passati da un fabbisogno di discarica pari al 89,3% del 2003 al 14,1% del 2023, tale andamento dovuto essenzialmente all’incremento della raccolta differenziata ed all’avvio dell’impianto di incenerimento di Acerra di fatto ha consentito alla regione Campania di uscire dall’emergenza rifiuti. Si evidenzia a tal riguardo che il fabbisogno di discarica è in qualche maniera sovrastimato in quanto i flussi di rifiuti avviati a trattamento fuori regione sono stati contabilizzati tutti nel fabbisogno di discarica anche se tutti i flussi vengono avviati ad operazioni di recupero e principalmente ad operazioni di recupero energetico. Tali rifiuti, tuttavia, rispetto alle previsioni del PRGRU costituiscono comunque un fabbisogno di discarica e comunque un fabbisogno di gestione non soddisfatto in ambito regionale. Nel 2023 l’incenerimento registra un calo a 707.095 mila tonnellate di rifiuti inceneriti, dovuto ad operazioni di manutenzione dell’inceneritore. Il dato dei quantitativi di rifiuti avviati in impianti extraregionali risulta in leggero calo con 412.571 tonnellate nel 2019, 417.289tonnellate nel 2020, 401.821 tonnellate nel 2021, 398.511 tonnellate nel 2022 e 364.201 tonnellate nel 2023. Dal 2011 al 2023 sono stati avviati fuori regione oltre 5 milioni di tonnellate di rifiuti a valle del trattamento nei TMB campani. Il grafico evidenzia in termini assoluti il peso dei flussi di rifiuti avviati in impianti extraregionali (500.000 tonnellate di frazione organica – fascia verde- e 400.000 tonnellate di rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti indifferenziati – fascia celeste-). L’analisi dei dati di gestione pro-capite consente di effettuare un confronto dei dati di gestione campani con i dati di gestione italiani ed europei evidenziando una gestione in linea con la media europea, fermo restando le criticità evidenziate circa il ricorso ad impianti extraregionali.